Da Roberto Cavalli, che chiude il nostro speciale sulle passerelle della settimana della moda milanese, va in scena l’oro. Puro o contaminato con il rigoglioso decor che sempre contraddistingue il marchio, affidato alla perizia artigianale della più longeva e ammirata tradizione italiana, più precisamente fiorentina. La sfilata si apre con un tripudio di metallo scintillante e poi lascia il posto al profondo nero.
Tra paillettes, animalier e ricami si nasconde qualche sorpresa, appena svelata, appena accennata, sempre preziosa: una ruches, una stampa fiorita, un sottotesto costante che è ricco di rimandi al passato della maison ma che sa guardare al futuro e non ha paura di affermare un’identità precisa, barocca forse a volte ma sicura di sé, estremamente sensuale.
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